La nascita di nuovi generi musicali ha favorito il ruolo del basso elettrico che non viene più relegato a surrogato del contrabbasso. Il bassista diventa anch’egli un solista e l’utilizzo del pick-up al ponte come rampa ha contribuito notevolmente a questa affermazione. Infatti, grazie a questa soluzione, si sono create linee di basso elettrico più veloci e precise con meno sforzo fisico.
Durante il passato molti bass heroes hanno ottimizzato la loro tecnica suonando sopra il pick-up del basso elettrico, sopratutto quello al ponte, per renderla più precisa, in attacco e timing, velocizzando l’esecuzione garantendo il minimo dello sforzo.
I motivi sono essenzialmente riconducibili a due elementi:
- Il pick-up al ponte si presta molto come appoggio, quindi come finger ramp, delle dita che pizzicano le corde, senza dover fare interventi sul basso alterandone l’estetica;
- La tensione delle corde sul basso elettrico favorisce la velocità in quanto la corda non vibra eccessivamente proprio perché vicina al bridge.
I vantaggi di questa soluzione sono:
- Il suono del basso elettrico ha un ottimo attacco per una ovvia ragione di posizione dello stesso;
- Non è necessario rimuovere le placche di protezione dei pick-up stessi in quanto, soprattutto per i Fender, queste sono necessarie sopra al pick-up al manico per schermarlo.
Molti bassisti hanno utilizzato questa soluzione di rampa creando il loro sound; il primo bass player, ormai considerato un’icona dello strumento, è stato Jaco Pastorius, con le sue linee di basso e il suo suono caratteristico.
Jaco Pastorius ha saputo abilmente interpretare lo stile di bassisti del calibro di Donald Duck Dunn (Aretha Franklin e Blues Brothers, per citarne alcuni) o James Jamerson (casa discografica Motown, fra cui spiccano Stevie Wonder e Marvin Gaye), per citarne altri, personalizzando l’esecuzione proprio utilizzando il pick-up al ponte come finger ramp o, più semplicemente detta, rampa per basso elettrico.